#7 - IL MITO
DURLINDANA
Dopo aver citato nello #step6 la figura leggendaria di Efesto, il mito che riesco a ricondurre meglio al durometro e al calcolo della durezza è quello di Durlindana, la spada conosciuta nella letteratura cavalleresca per essere "la spada più affilata e resistente mai esistita", appartenuta al valoroso cavaliere Orlando.
Essa possiede un ruolo prominente nel poema epico "La Chanson de Roland" ("La canzone di Orlando") all'interno della battaglia di Roncisvalle, conflitto religioso tra musulmani e cattolici, guidati da Carlo Magno. Orlando era il più valoroso fra i paladini di Carlo Magno, ed era famoso per il suo corno Olifante, il suo fido destriero Vegliantino e, ovviamente, la sua indistruttibile spada Durlindana, composta da un materiale indistruttibile. La leggenda narra che fosse composta da reliquie cristiane, tra cui: un dente di San Pietro, il sangue di San Basilio, i capelli di San Dionigi e un frammento di abito della vergine Maria.
La cosa più interessante è che le leggende sulla creazione di questa spada mistica vanno ben oltre l'immaginario cavalleresco europeo. Secondo La Chanson de Roland, il paladino fronteggiò con Durlindana in pugno un esercito di 100.000 saraceni per consentire a Carlo Magno e alle sue truppe di ripiegare in Francia.
Alla fine della battaglia, che vedeva i saraceni vincitori , Orlando tentò persino di distruggere la sua Durlindana pur di non farla cadere in mani nemiche: cercando di spezzarla su una roccia, però, non fece altro che aprire un crepaccio alto 100 metri nei Pirenei, una spaccatura oggi conosciuta col nome di "Breccia di Orlando". Infine la storia si unisce al mito, in quanto a Rocamadour (Francia) esiste veramente una spada conficcata in un'insenatura rocciosa, si dice che sia la stessa spada Durlidana lanciata da Orlando con l'aiuto di un angelo, per evitare che finisse in mano nemica.
(La Durlidana conficcata nella roccia oggi)
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